Il Parco delle Madonie Unesco Global Geopark lancia un piano di investimenti mirato alla riqualificazione ambientale, ma non solo, con la pianificazione di azioni che si realizzeranno su tutto il
territorio dell’area protetta.
Si realizzaranno interventi che guardano all’attuale fase di Transizione Ecologica e non solo e riguarderanno nello specifico:
CARTELLONISTICA, con la sostituzione ed aggiornamento della tabellonistica informativa (in parte già visibile in alcune zone), che avrà una nuova veste grafica e conterrà anche testi in lingua cinese.
Verranno sostituite e migliorate graficamente, le tabelle monitorie
che riportano le norme di rispetto da osservare all’interno del Parco.
SENTIERISTICA: verranno ripristinati e/o messi in sicurezza alcuni, mentre altri se ne creeranno. Ad esempio il nuovo percorso geologico urbano a Cefalù, annunciato ieri nel corso dell’evento di Federparchi e che nasce grazie ad una collaborazione tra Comune di Cefalù, Parco delle Madonie e la partecipazione dell’Università di Palermo. Si tratta di un progetto tematico che prevede la valorizzazione e l’individuazione di fossili e altri elementi che caratterizzano la
storia del sito, che potranno essere apprezzati mediante targhe esplicative e codici Qr, consentendo agli appassionati di avere notizie in più su ciò che stanno osservando.
Il progetto prevede la realizzazione di un percorso didattico didascalico al fine di far scoprire il patrimonio geologico (con le
sue implicazioni etno-antropologiche) del territorio cefaludese.
Il nuovo percorso a tema, rivolto alla fruizione geoturistica del sentiero naturalistico – storico archeologico del fronte nord della costa cefaludese, che si sviluppa a tergo della cortina megalitica e
abbraccia la costa dal Molo di Piazza Marina a Capo Sant’Antonio.
LAGHETTO MANDRIA DEL CONTE: verranno realizzati interventi di messa in
sicurezza dell’area e miglioramento della fruizione del sito, divenuto, soprattutto a seguito della pandemia, un vero e proprio
#instagramplace. “Questi progetti ed iniziative – aggiunge il presidente del Parco delle Madonie Angelo Merlino – rientrano in un più ampio piano di
valorizzazione del nostro unico territorio. Un piano che tocca i borghi, i sentieri e che si affaccia sul mare. Deriva soprattutto da
una proficua collaborazione con le amministrazioni comunali che fanno
parte del Parco. Obbiettivo principale è quello di arrivare pronti alla primavera del 2023 per offrire ai rivalidatori dell’Unesco la faccia migliore del nostro territorio”