La pioggia non ha fermato il concerto TARANT’ELLA: IL RITMO NEL REGNO DELLE DUE SICILIE che si è tenuto sabato pomeriggio fino a sera nella Piazza Duomo a Petralia Soprana.
Il maltempo, a più riprese, ha provato a fare rinviare il concerto ma gli organizzatori e gli artisti non si sono lasciati intimidire dalla pioggia e con tenacia, cuore e professionalità hanno realizzato uno spettacolo bellissimo che ha ricompensato i temerari che da tutta la Sicilia erano arrivati a Petralia Soprana.
Da Ramacca, Sinagra, Sciacca, Palermo, Caltanissetta, Siracusa, Nicosia e dai paesi del circondario madonita, gli amanti della musica popolare e i fan di Mario Incudine in particolare non sono voluti mancare all’appuntamento. Un evento che aveva l’obiettivo di rivitalizzare e valorizzare il territorio limitrofo all’area metropolitana che è stato pienamente raggiunto non solo dal punto di vista culturale ma anche economico considerato che l’appuntamento ha fatto registrare il tutto esaurito dei posti letto in tutte le strutture presenti a Petralia Soprana.
Lo spettacolo è stato coinvolgente ed entusiasmante. Tutto è stato organizzato egregiamente. Gli applausi del pubblico calorosissimo hanno stimolato gli artisti che hanno proposto il meglio del loro repertorio.
Il concerto è stato aperto dall’icona della musica popolare italiana Eugenio Bennato che ha portato in scena oltre ad alcuni classici della sua lunga carriera anche i nuovi lavori ispirati all’integrazione e della valorizzazione delle identità mediterranee e del sud del mondo.
Mario Incudine ha confermato il suo essere “cantautore della Sicilia”. La sua musica moderna ma anche classica è ormai il testimonial della tradizione popolare dell’Isola e della world music, genere che si fonda sulla contaminazione con il folk e sulla più fertile commistione di linguaggi. Le sue canzoni sono state cantate anche dal pubblico presente che Incudine riesce sempre a coinvolgere.
Apprezzatissima è stata Fiorenza Calogero, definita da Mario Incudine la sua “sosia” della Campania. La cantante, infatti, si contraddistingue per la valorizzazione della lingua e della cultura della tua terra. A Petralia Soprana ha portato la cultura partenopea proponendo un repertorio che ha spaziato dalla poesia, al sentimento, all’aneddoto, alla storia.
Coinvolgenti, come sempre, i Malarazza 100% terrone; la band dell’entroterra siciliano, che alla musica popolare trasferisce la propria anima rock, ha fatto ballare tutto il pubblico presente.
Alla fine del concerto il freddo e la pioggia era stato superato dalla potenza della musica e della tarantella.
L’evento, organizzato dall’ASC Production, realizzato grazie alle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo nelle aree periferiche del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo nell’ottica della sinergia tra soggetti pubblici e privati tra i quali il Comune di Petralia Soprana e la Georgia Lo Faro eventi.