Roma, 17 giugno 2021
AI PREFETTI D’ITALIA LORO SEDI Ill.mi Sig.ri Prefetti ho già avuto modo di sottoporVi, negli ultimi anni, a nome di migliaia di piccoli Comuni italiani e di Uncem che rappresento pro tempore, la gravissima problematica della mancanza dei Segretari comunali. Un problema “storico” per le Autonomie nel nostro Paese, al quale occorre porre al più presto rimedio. Perché la mancanza di Segretari ovvero la presenza di Segretari che svolgono le funzioni in cinque, dieci, anche quindici Comuni, impedisce la piena funzionalità degli Enti, la loro efficienza, la capacità di intercettare fondi europei e di partecipare a bandi pubblici. Non vi sono su questo fronte risposte da parte del Governo. Il tema pare essere completamente ignorato. O comunque sottovalutato. Ai danni dei piccoli Comuni. Aggiungo – e i Sig.ri Prefetti lo sanno bene – che in alcune realtà territoriali vi sono Segretari comunali che lavorano due, quattro o poche ore di più al mese in ciascuno dei dieci o anche quindici Comuni dei quali si occupano. Non è certo questa – o la modalità “a gettone”, per la verbalizzazione di un Consiglio o di una Giunta – la soluzione al problema. Che peraltro tocca anche la sfera economica dei Comuni. In molti casi i Segretari, per poche ore la settimana o mensili di presenza nei Comuni rappresentano una voce di spesa notevole per gli Enti locali. L’intero impianto va rivisto. E dobbiamo farlo insieme. Il ruolo sei Segretari comunali va collocato nel quadro di una nuova managerialità che in passato non era necessaria. Ma oggi lo è invece sempre di più. Se un Segretario comunale è solo impegnato a verbalizzare un Consiglio comunale, una Giunta, ad aggiornare i Sindaci sulle norme uscite, non è più attuale. Crediamo piuttosto in una nuova capacità manageriale: costruire con i Comuni progetti comunitari, partecipare a bandi europei (evitando il ricorso a risorse esterne, consulenti fuori dagli Enti), guidare percorsi di pianificazione. I piccoli Comuni in questa dimensione nuova verrebbero così aiutati dagli stessi Segretari a lavorare insieme, tra piccoli e grandi centri, delle valli alpine e appenniniche come dei territori montani, per essere veramente propulsori di sviluppo. Questo processo non può a mio giudizio vedere le Prefetture escluse. Tutto il Paese deve essere coinvolto in una trasformazione e un aggiornamento per togliere dal guado i Sindaci e le Amministrazioni locali, oggi senza Segretari e senza personale, visto che recenti e nuovi bandi per le assunzioni negli Enti territoriali, vorrebbero totalmente escludere – e lo hanno già fatto – piccoli Comuni e Unioni montane ovvero Comunità montane. Un fatto grave a nostro giud izio, che crea sperequazioni nel sistema degli Enti locali. Sperequazioni che vorremmo affrontare con Voi, presenti e forti sui territori, capaci di portare queste e altre istanze al Governo e alle Istituzioni centrali. Porto altresì alla Vostra gentile attenzione anche un’altra problematica che evidenziano molti Comuni. È necessario venga resa stabile, per il prossimo decennio, la figura di Vicesegretario nei Comuni aventi popolazione fino a 5.000 abitanti ab ovvero popolazione complessiva fino a 10.000 itanti nel caso di Comuni che abbiano stipulato tra loro convenzioni per l’ufficio di segreteria qualora sia vacante la sede di segreteria, singola o convenzionata, e la procedura di pubblicizzazione finalizzata alla nomina del segretario titolare ai sen si dell’articolo 15, comma 4, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 1997, n. 465, sia andata deserta e non risulti possibile assegnare un segretario vicese reggente. A normativa vigente, la possibilità di ricorrere al gretario termina nel 2021 o comunque dopo un anno. Molte Prefetture stanno bloccando l’estensione di questa possibilità, aggravando di fatto la situazione negli Enti e complicando il futuro lavoro dei Sindaci, lasciati di fatto soli. Proponiamo dunque come Uncem venga modificato l’articolo 16 ter, comma 9, del decreto legge 30 dicembre 2019 n. 162 convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020 n. 8. Il Vicesegretario è in questo momento, in mancanza di altre norme e soluzioni decisive, l’unica soluzione per la continuità amministrativa del lavoro negli Enti locali. La conferma di questa possibilità per i prossimi anni permetterebbe ai Vicesegretari di continuare a lavorare efficacemente nei Comuni e agli Enti stessi un’operatività che ora vien e messa in forse dal termine normativo. Disponibile con tutta Uncem a un confronto in merito al ruolo di Comuni, porgo i più cordiali saluti e gli auguri di buon lavoro. Segretari e Vicesegretari nei piccoli
IL PRESIDENTE
Marco Bussone