Il 2 giugno, nel corso delle celebrazioni per il 75° Anniversario della Fondazione della Repubblica, svoltesi presso il Teatro Politeama di Palermo, nel rispetto delle restrizioni dovute alla pandemia covid-19, alla presenza di S.E. il Prefetto Giuseppe Forlani, del Vicepresidente della Regione Siciliana On. Gaetano Armao, del Sindaco di Palermo Leouluca Orlando e dei rappresentanti delle autorità civili e militari della città metropolitana di Palermo, sono state consegnate le Medaglie d’Onore riservate ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti, le medaglie d’oro per le vittime del terrorismo e le distinzioni onorifiche dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Tra i cittadini insigniti con la Medaglia d’onore alla Memoria in quanto, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e furono deportati e internati nei lager nazifascisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, l’importante onorificenza è stata consegnata anche al sig. Giuseppe Scacciaferro, nato a San Mauro Castelverde il 25 ottobre 1918 ma vissuto a Castelbuono dove è deceduto il 31 luglio 2010.
La medaglia è stata consegnata alla figlia sig.ra Santa Scacciaferro, presente insieme al marito ed al nipote Giuseppe, direttamente da S.E. il Prefetto Giuseppe Forlani e dall’Assessore Andrea Prestianni, presente in rappresentanza del Comune di Castelbuono.
“Chiamato alle armi nel marzo 1940, dopo un primo periodo presso il confine francese, fu imbarcato per l’Albania per combattere nel fronte greco-albanese. Ricoverato in seguito ad un congelamento in un ospedale da campo, al momento dell’armistizio, fu fatto prigioniero dai tedeschi, riportato in Italia tramite Tirana, Durazzo fino a Venezia, e deportato in Germania presso Meppen, poco lontano dal confine olandese, destinato ai lavori forzati presso una fabbrica di ferro. L’8 maggio 1945 con l’arrivo degli americani, tutti i prigionieri furono liberati e trasferiti in Belgio. Da lì il sig. Scacciaferro fu imbarcato e raggiunse la città di Taranto facendo ritorno a casa il 18 agosto 1945.”
La cerimonia si è aperta con un lungo e intenso discorso del Prefetto, che ha richiamato i valori fondanti della Repubblica quali la solidarietà e la coesione sociale e ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e le consegne delle onorificenze sono state accompagnate dalle esibizioni della Fanfara del XII Reggimento Carabinieri, che ha introdotto l’evento intonando l’inno nazionale, e degli alunni del liceo musicale Regina Margherita di Palermo.